Centro Narconon Alfiere: Nicole ora è libera da droghe!
Cosa prova una ragazza che sceglie la strada sbagliata e diventa tossicodipendente? Come ci è finita, perché non riusciva ad uscirne da sola?
Come vive la riabilitazione?
In questa lettera Nicole parla della sua storia e di come è riuscita a liberarsi dalla dipendenza grazie all’aiuto del Centro Narconon Alfiere, dei suoi operatori e della guida dei suoi genitori.
Ecco la sua storia:
“C’era una volta Nicole, una ragazzina che proprio non voleva crescere. Gli anni scorrevano e lei continuava a scansare le responsabilità non decidendo mai di applicare la sua forza di volontà; viveva praticamente in balia degli eventi, nonostante riuscisse a reagire quando incontrava dei limiti esterni che in qualche modo ostacolassero la sua idea di soddisfazione. Continuando a sbandare per tutto il suo cammino, non smetteva mai di cercare con fatica, ma con determinazione il sentiero giusto per lei. Quando finalmente arrivò a quel bivio che biforcava la strada mostrando la direzione esatta, quella libera, colorata ed illuminante, lei era troppo appesantita dalla delusione subita per riuscire a valorizzare ed apprezzare abbastanza quelle luci e quei colori, che percepiva spenti, offuscati, alterati.
Così, prigioniera di se stessa e stanca, scelse l’alternativa che, nella sua condizione, richiedeva meno fatica e si abbandonò alla foresta nera, buia, confusa ed insidiosa. Lì si perse completamente e si giustificava pensando che ormai era troppo lontana e troppo in fondo per tornare indietro, ma in cuor suo confidava che prima o poi ed in qualche modo ne sarebbe uscita salva dalla parte opposta. A vegliare costantemente su di lei c’erano due stelle che, nonostante tutti i pericoli a cui lei imprudente si esponeva, l’avevano sempre protetta e guidata.
Mi ricordo di aver vissuto la mia perdizione, emotivamente anestetizzata, in confusione e con preoccupazione fino a circa 4 mesi e mezzo fa quando, dopo una sauna, ho ripreso coscienza, realizzando con chiarezza motivi e conseguenze che mi hanno catapultato a quell’attimo, lì fuori, seduta su una sedia al sole, a compilare il mio rapportino, finalmente risvegliata e riempita di vita.
Tutti i giorni osservavo ogni minimo dettaglio di questo posto, il Centro Narconon Alfiere, cercando di comprenderlo profondamente e preso capii che mi trovavo esattamente dove dovevo essere e che, forse, posto migliore di questo non ce n’era per prendermi il tempo di cui avevo bisogno per ascoltare me stessa, riuscendo a capire chi sono, cosa voglio e come fare ad ottenerlo. Allora decisi di accettare aiuto e di fidarmi di tutti quegli esseri speciali e competenti che erano lì apposta. Per raggiungere questo scopo ho tirato fuori, stavolta, tutta la mia volontà.
Poi, una serie di eventi, conseguenti allo studio del pacco 5 mi hanno permesso di capire moltissimo a proposito di me e di riuscire a vedere la maschera di invincibilità che mi ero costruita negli anni, affinché potesse proteggermi ma che in realtà non mi proteggeva affatto, anzi attraeva pregiudizi ed opinioni in cui non mi riconoscevo e che, proprio per questo, mi ferivano ancora di più. Ormai l’avevo vista e non restava altro che lavorare allo scopo di farla sparire. Presto, un bellissimo giorno, seduta davanti a Laura, mentre facevamo gli esercizi, ho sentito tutta la mia sensibilità, nascosta e trattenuta fino a quel momento, trasparire e straripare come una cascata d’acqua che, per farsi spazio, rompe una diga, perché vuole scorrere, senza argini né margini e perché quella é la sua natura e non c’è assolutamente niente che sia minimamente sbagliato in essa. Ed io, finalmente, l’avevo capito.
Da quel momento in poi tutto fu una semplice e spontanea conseguenza perché avevo smesso di alterare la percezione di me e della realtà, avevo smesso di credere che non potesse dipendere tutto solo da me. Con questa consapevolezza è stato incredibilmente facile agire nel modo giusto, rispettare ciò che sono, capire cosa mi fa stare bene e cosa, invece, proprio no.
Quando mi sono guardata intorno pensando cosa avrei potuto avere e di cosa, in fondo, avrei potuto fare a meno, ho realizzato il mio potere enorme su qualsiasi cosa, ritrovando la mia luce e la mia energia, indispensabili per apprezzare l’esistenza in questo universo e riscoprendone l’estrema bellezza.
Mi sono liberata da quel fardello pesante per cui stremata mi arresi, lasciandolo andare per sempre ed alleggerita, ho cominciato a comprendere il gigantesco potere della decisione. Sapevo e potevo decidere per me. Allora, entusiasta, ho deciso di vivere solo il presente, di spostare la mia prospettiva in avanti, ho deciso di essere felice. Ho deciso di crescere. Ho rivelato ogni peccato riempiendo tutto quello spazio purificato, che avevo guadagnato dentro di me, con un rassicurante e confortante senso di responsabilità. E’ lì che sono cresciuta a tutti gli effetti.
Ho imparato a comunicare e soprattutto ad esprimere, tramite le azioni, tutto l’amore che ho per me stessa, per la vita e per tutti gli altri esseri. Vedo la bellezza ovunque ed in chiunque senza nessun altra considerazione che possa essere in qualche modo sfavorevole, superflua, non di aiuto. Ho capito che quel sentiero giusto per me, che tanto cercavo svolazzando come fossi una foglia al vendo, adesso lo posso costruire io, esattamente come lo immagino.
Papà, io non so dove finisco io, e dove inizi te, perché noi due siamo una cosa sola.
Sei il mio eroe, lo sei sempre stato e sei l’essere che preferisco al mondo. Ti chiedo di perdonarmi per tutto quello che ho combinato e voglio che tu ti convinca del fatto che non mi hai fatto mancare assolutamente niente. Sono venuta qui convinta solo dall’amore che ho sentito per te e per mamma che allora, su quel balcone, era molto più di quanto riuscissi a sentirne per me stessa. Devi sapere che oggi io mi amo tantissimo ed ora non mi resta che dimostrarlo a te, e a mamma, perché io la mia mamma la rivoglio quanto lei rivuole me. Staremo tutti bene, questo te lo prometto, e non vedo l’ora.
Voglio ringraziare anche tutti voi, i co-protagonisti del mio successo. Vi faccio i miei più sinceri auguri, siete stati la mia famiglia per questo pezzo di vita, che mi ha reso una donna libera e che mi ha permesso di scrivere il mio lieto fine rendendomi capace di costruire un nuovo inizio con la voglia e la gioia di vivere. In bocca al lupo a tutti, mi mancherete da morire.”
Nicole
Se conosci una persona tossicodipendente o alcol-dipendente CHIAMA SUBITO IL CENTRO NARCONON ALFIERE:
Tel. 0721-404074
Cel. 329-4288722
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