I 20 anni del centro Narconon Astore!
Domenica 29 giugno si è tenuto il ventesimo anniversario del Centro Narconon Astore Onlus con sede a Poggio San Romualdo. Per vent’anni Francesco Scelsi e i suoi operatori hanno ininterrottamente lavorato per riabilitare persone dalla tossicodipendenza e dall’alcolismo, raggiungendo straordinari risultati. Ogni anno questo evento è un momento speciale per ascoltare le storie personali di uomini e donne che hanno riconquistato la propria vita grazie al Programma Narconon.
Durante l’evento non sono mancati dei momenti di intrattenimento, con un’esibizione di ballo fatta da due attuali ospiti del Centro Narconon Astore e una commovente poesia del poeta Giovanni Foresta, nonché membro dell’Arma dei Carabinieri di Fabriano. A seguire è intervenuto l’Assessore ai Servizi Sociali di Fabriano, Dott. Giorgio Saitta che poi ha lasciato la parola al Direttore Esecutivo del Centro, Francesco Scelsi, il quale ha introdotto le persone che hanno terminato il programma Narconon che hanno raccontato brevemente la propria esperienza.
L’evento si è concluso con la consegna ad alcune mamme presenti all’evento dell’ attestato di frequenza al “Corso per i Genitori”, un’iniziativa di grande successo creata per aiutare le famiglie di persone con un problema di dipendenza ad affrontare la situazione nel modo corretto.
Inoltre è stata letta la seguente lettera, giunta dal padre di un ragazzo che anni fa ha fatto il programma Narconon presso questo Centro e che da diversi anni ormai ha ritrovato la felicità aiutando gli altri a sua volta:
Porto sempre nel cuore una tua foto, sei piccolo, appena uscito dal mare, un po’ infreddolito con due grandi occhi tondi.
Da padre ho sempre pensato che quegli occhi appartenessero ad un bimbo speciale che più avanti sarebbe diventato un uomo speciale, ma si sa che i figli sono “pez e core” e che “ogni scarafone é bello a mamma soja”.
Ti feci conoscere la musica e ti comprai una batteria. Suonavamo insieme e presto la musica divenne una tua passione e ti apristi a nuove compagnie con le quali condividere questo amore comune.
Il tuo carattere si delineava sempre meglio e io vedevo solo il suo lato migliore: il coraggio con cui difendevi gli amici in difficoltà, la tua sensibilità, ma non volevo vedere altri aspetti importanti ma meno positivi: il fidarti sempre di tutti considerandoli amici, il desiderio di ricercare sensazioni sempre più forti trascurando la pericolosità di questo comportamento.
E nacquero così i primi contrasti quando seppi che fumavi spinelli in compagnia di amici. Ti spiegai che Dio ci ha donato la mente per imparare a vivere meglio, per difenderci dai pericoli e che abbiamo il dovere di mantenere la nostra mente pulita, pronta ad aiutarci in ogni difficoltà, attiva, sempre perfettamente funzionante. Invece per qualche attimo di sballo, annebbiamo la nostra mente, incapace di reagire, la rendiamo stupida, ci rendiamo volutamente stupidi e penosamente ebeti.
Le mie parole ebbero un risultato solo momentaneo perché dopo un po’ di tempo una persona per difendere se stessa e non te ci avvisò che ti drogavi pesantemente.
Fu un pugno diretto al cuore che fece traballare nel dolore ogni certezza che mia moglie ed io avevamo cercato di costruire insieme.
Trasandato, irascibile, col viso provato dalle schifezze che ti iniettavi, i tuoi occhi scavati e segnati, ben diversi da quelli che portavo nel mio cuore… non eri più tu e noi non volevamo vedere quel cambiamento così evidente, non volevamo credere che questa disgrazia fosse capitata proprio a noi!
Dopo i primi momenti di tempesta decisi di liberare la mia mente da tutti i pensieri atroci che l’avevano invasa fino a quel momento e per due giorni navigai in internet per documentarmi sui tipi di droga, sugli effetti e sui metodi per uscirne.
La mia mente, in quel momento molto lucida mi fece decidere di affidare la vita di mio figlio al Narconon perché era l’unico metodo che, con pratiche esclusivamente naturali, aiutava coloro che avessero avuto veramente la forza di abbandonare la droga per tornare a vivere.
Non fu facile ma quel bambino dai grandi occhi tondi con tanta volontà e con l’amore dei suoi genitori riuscì a vincere la sua battaglia contro la droga, ad essere libero di apprezzare questa vita che sempre ti offre una possibilità di riscatto, questa vita a volte così spietata ma a volte così meravigliosa che vale la pena di essere vissuta fino in fondo, con tutte le nostre forze.
Sono passati dieci anni da allora ed io non ho mai mancato a questo evento, questa festa, sempre così emozionante.
Oggi non ho potuto essere qui con voi ma ho voluto che qualcuno leggesse questo racconto.
Voglio rassicurare i ragazzi che sono qui: sì è vero, è dura ma quello che vi aspetta fuori dopo può essere stupendo. La libertà di vivere le proprie sensazioni e i propri sentimenti in maniera naturale è impagabile, l’abbracciare i vostri cari da persone nuove, presenti, pronte ad un nuovo rapporto fatto d’amore di trasparenza e di onestà è impagabile.
E così voglio anche rassicurare i parenti dei ragazzi, non lasciateli mai, sosteneteli sempre perché stanno facendo uno sforzo impensabile per tornare alla vita e vedrete che presto avrete riacquistato un figlio, un fratello, una sorella , un marito o una moglie che pensavate di aver perduto per sempre.
Ma torniamo per un attimo al nostro racconto.
Il bambino dai grandi occhi tondi oggi é un uomo.
Sì un uomo che sta dedicando la sua vita ad aiutare chi vuole uscire dal tunnel e che vuole vedere ancora il sole, come dice una canzone di Jannacci.
Questo uomo, per me speciale, (ma ogni scarafone con quel che segue) é mio figlio Diego e, senza nulla togliere alle sue capacità, se ce l’ha fatta lui state tranquilli ce la potete fare anche voi.Vi abbraccio tutti.
Aldo
Per informazioni sul Centro Narconon Astore Onlus:
Numero Verde: 800 189433
Sito Web: www.narconon.it
